Storie di progetto

Prevenire i danni da terremoto con tecnologie all’avanguardia: il progetto TIRISICO

Il progetto in breve

Tecnologie innovative per la riduzione del rischio sismico nelle costruzioni. Infografica

La storia del progetto

Il sisma del 2012 in Emilia-Romagna ha avuto un drammatico impatto sociale ed economico, causando ingenti perdite nel comparto industriale. L’evento ha messo in luce l’esigenza di adeguare le costruzioni e le tecnologie con cui sono state realizzate, per fare in modo di trovarsi preparati ad affrontare eventuali episodi simili con un nuovo approccio alla sicurezza nel campo delle soluzioni antisismiche

Tecnici al lavoro su un prototipo in scala (© TIRISICO)

È da questi presupposti che ha preso le mosse il progetto TIRISICO, acronimo di “Tecnologie innovative per la riduzione del rischio sismico delle costruzioni”, nato per promuovere l’innovazione nel campo della sicurezza sismica delle costruzioni e trasferire i risultati della ricerca nella pratica dell’ingegneria civile, per migliorare la resilienza delle nuove infrastrutture alle sollecitazioni sismiche e ridurre la vulnerabilità sismica di edifici esistenti.

TIRISICO, finanziato nell’ambito del Programma POR FESR 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna per un importo pari a 978.950 euro, ha coinvolto nel biennio 2017-2019 diversi enti pubblici, università, organismi di ricerca e numerose imprese del settore delle costruzioni, che hanno dato vita a un ambiente di ricerca e sviluppo nel quale sono state progettate e validate idee, tecnologie e sistemi per ridurre il danneggiamento complessivo degli edifici, soprattutto industriali, in caso di eventi sismici.

Più in particolare, il progetto è stato promosso e coordinato dal Centro Interdipartimentale per la ricerca industriale – Edilizia e Costruzioni dell’Università di Bologna (CIRI EC) e realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca Interdipartimentale dell’Università di Modena e Reggio Emilia (EN&TECH), il Laboratorio del Tecnopolo di Ferrara TekneHub, l’Università degli Studi Niccolò Cusano (Università Telematica Roma), il Consorzio RI.COS (Consorzio per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico e la Divulgazione della Conoscenza di Bologna), e diverse altre realtà aziendali del territorio emiliano-romagnolo.

 
 
Schema progettuale di componenti prototipi
Schema progettuale di componenti prototipi (© TIRISICO)

La ricerca si è concentrata su tecnologie per le costruzioni in grado di concentrare il danneggiamento da sisma in porzioni strutturali localizzate e identificate che, se danneggiate da un evento, possano essere riparate o sostituite mediante interventi rapidi, economici e sicuri.

Grazie anche a strumenti di analisi avanzati e modelli predittivi per comprendere meglio il comportamento strutturale durante i terremoti, i soggetti coinvolti nel progetto hanno studiato e sviluppato soluzioni, materiali, tecnologie e metodologie costruttive adatte a far fronte agli eventi calamitosi, come per esempio materiali avanzati per una maggiore capacità di assorbimento dell’energia sismica, dispositivi di isolamento sismico per separare le strutture dal terreno, dissipatori di energia per assorbire l’energia sismica, tecnologie per la mitigazione dei fenomeni di liquefazione dei terreni, sistemi di monitoraggio per rilevare in tempo reale le deformazioni e le vibrazioni delle strutture durante un terremoto.

Il filo conduttore che unisce le tecnologie sviluppate è il basso danneggiamento ottenuto localizzando la dissipazione dell’energia in elementi specifici, anche sostituibili dopo il sisma, riducendo il danneggiamento complessivo degli edifici. Le tecnologie e le soluzioni sviluppate sono state validate mediante test, simulazioni e prototipi, e i risultati condivisi tra le realtà industriali coinvolte nel progetto. 

L’importante potenziale tecnologico scaturito da TIRISICO è ora a disposizione della filiera produttiva e, in senso più ampio, di tutta la comunità. La collaborazione tra enti pubblici e privati, resa possibile dalla politica di coesione, ha così prodotto e diffuso nuova conoscenza per migliorare la sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo.